Eublepharis Macularius
Provenienza:
Dimensioni: Peso: Temperature: Alimentazione: |
Afghanistan, Iraq, Iran, Pakistan e parte dell'India
20-25cm circa 50-70 grammi di media 15°C - 40°C Insetti |
DSISTRIBUZIONE:

L'Eublepharis Macularius, più comunemente Geco Leopardino è presente nelle aride pianure e fino alle montagne (mt 2000/2500) di Afghanistan, Iran, Iraq, e parte dell'India.
Le temperature diurne in queste zone oscillano tra i 15°C e i 40°C mentre di notte possono scendere al di sotto degli 0 °C, con umidità variabile dal 30% al 50%.
La grande varietà di colorazioni, la semplicità di allevamento e la resistenza di questo animale, hanno fatto in modo che diventasse una delle specie di gechi più apprezzate dagli appassionati e in particolare da chi si avvicina per la prima volta al mondo della terraristica. Considerata la grandissima diffusione della specie si esclude la presenza in vendita di animali di cattura.
Le temperature diurne in queste zone oscillano tra i 15°C e i 40°C mentre di notte possono scendere al di sotto degli 0 °C, con umidità variabile dal 30% al 50%.
La grande varietà di colorazioni, la semplicità di allevamento e la resistenza di questo animale, hanno fatto in modo che diventasse una delle specie di gechi più apprezzate dagli appassionati e in particolare da chi si avvicina per la prima volta al mondo della terraristica. Considerata la grandissima diffusione della specie si esclude la presenza in vendita di animali di cattura.
DESCRIZIONE:
Il nome generico Eubleparis deriva dal greco e significa "vera palpebra" per via delle sue palpebre mobili che lo distinguono da altri gechi, mentre "Macularius" fa riferimento alle macchie che ha spesso sul corpo.
Il leopardino si distingue da altri gechi anche per la mancanza delle lamelle adesive sotto le cinque dita, sostituite da unghie, utili a scavare e ad arrampicarsi sulle rocce.
E' un geco di conformazione massiccia, può raggiungere i 25 cm (coda compresa) di lunghezza in età adulta e un peso variabile dai 50 gr. fino a sfiorare i 100 gr.
Terricolo, vive quasi sempre a terra e sale sugli arbusti per cacciare insetti.
Anche il leopardino se si sente minacciato, può perdere la propria coda (autotomia), la stessa comunque ricrescerà, anche se normalmente non identica alla prima.
Il leopardino è sicuramente un geco molto docile e facilmente maneggiabile anche da giovanissimi appassionati.
Si presenta con una molteplicità di colorazioni o morphs che non ha eguali in nessuna altra specie di gechi (per maggiori dettagli leggi Guida ai Morphs), molto interessante è la trasformazione della livrea da baby fino al raggiungimento dell'età adulta.
E' un geco con abitudini notturne, per questo la sua osservazione è facilitata dall'arrivo della penobra.
Il dimorfismo sessuale è molto accentuato e riconoscere il sesso degli individui adulti è piuttosto semplice: i maschi presentano infatti alla base della coda due grosse sacche contenenti gli emipeni ed inoltre, sono presenti e molto evidenti i pori femorali, dei piccoli puntini al centro delle squame. Solitamente a 3-4 mesi i caratteri sessuali risultano ben visibili anche ad occhio nudo.
Il leopardino si distingue da altri gechi anche per la mancanza delle lamelle adesive sotto le cinque dita, sostituite da unghie, utili a scavare e ad arrampicarsi sulle rocce.
E' un geco di conformazione massiccia, può raggiungere i 25 cm (coda compresa) di lunghezza in età adulta e un peso variabile dai 50 gr. fino a sfiorare i 100 gr.
Terricolo, vive quasi sempre a terra e sale sugli arbusti per cacciare insetti.
Anche il leopardino se si sente minacciato, può perdere la propria coda (autotomia), la stessa comunque ricrescerà, anche se normalmente non identica alla prima.
Il leopardino è sicuramente un geco molto docile e facilmente maneggiabile anche da giovanissimi appassionati.
Si presenta con una molteplicità di colorazioni o morphs che non ha eguali in nessuna altra specie di gechi (per maggiori dettagli leggi Guida ai Morphs), molto interessante è la trasformazione della livrea da baby fino al raggiungimento dell'età adulta.
E' un geco con abitudini notturne, per questo la sua osservazione è facilitata dall'arrivo della penobra.
Il dimorfismo sessuale è molto accentuato e riconoscere il sesso degli individui adulti è piuttosto semplice: i maschi presentano infatti alla base della coda due grosse sacche contenenti gli emipeni ed inoltre, sono presenti e molto evidenti i pori femorali, dei piccoli puntini al centro delle squame. Solitamente a 3-4 mesi i caratteri sessuali risultano ben visibili anche ad occhio nudo.
ALLEVAMENTO:

Allevare questa specie è estremamente semplice, ovviamente è necessario conoscere e rispettare alcune semplici regole di gestione dell'animale e di allestimento del terrario o box che verranno utilizzati.
A prescindere dalla scelta di utilizzare un terrario di tipo naturalistico o un box che privilegia la praticità, alcune caratteristiche ambientali e di allestimento non cambiano.
In primo luogo è necessario stabilire delle zone con temperature diverse, un terzo del terrario deve essere mantenuto intorno ai 30° (zona calda) mentre i due terzi devono essere mantenuti normalmente dai 24°C ai 26°C (zona fredda)
La temperatura è facilmente ottenibili utilizzando un tappetino riscaldante della giusta misura collegato ad un termostato. Durante la stagione invernale, con la diminuzione delle ore di luce, riducendo anche la temperatura si abbassa il metabolismo del geco, processo che avviene anche in natura. Portando lentamente la temperatura a 18°C il leopardino cade in una sorta di letargia che prende il nome di bruma, in questo periodo l'animale è molto meno attivo e non si alimenta (per approfondire vedi la scheda dedicata).
Per il livello ottimale di umidità, non sono richiesti particolari accorgimenti, infatti è sufficiente l'umidità presente in casa.
Non sono necessarie fonti di luce supplementari oltre alla luce naturale e i risultati legati alla sintetizzazione del calcio con l'utilizzo di UVB non sono ancora stati testati in modo scientifico.
Le dimensioni della teca per un esemplare singolo sono di circa 50x40x50 cm e per ottimizzare il ricircolo dell'aria devono essere presenti delle griglie in rete poste su pareti contrapposte e con altezze diverse ad esempio in basso sul frontale e in alto sulla parete di fondo.
L'arredamento indispensabile è composto da una tana posta nella zona calda del terrario ed una tana "umida" posta nella zona fredda riempita con terriccio o fibra di cocco mantenuta umida con nebulizzazioni giornaliere, questa tana servirà ad aiutare il nostro geco in fase di muta, considerate che un geco ben alimentato e in salute cambia la sua pelle mediamente ogni 3/4 settimane. E' molto importante verificare che non restino residui di muta sul geco, in particolare sulle dita o sul muso, se succedesse non si deve mai cercare di strappare i lembi di pelle ma inumidire con dell'acqua, ottimi i bagni tiepidi, i residui si staccheranno da soli.
Oltre alle tane sono indispensabili una ciotola di piccole dimensioni per l'acqua che deve essere tenuta pulita e con acqua fresca e una ciotola per il calcio, il geco penserà da solo ad assumerne la quantità che gli serve.
Per la costruzione dei terrari e box e il loro allestimento guarda la scheda dedicata.
A prescindere dalla scelta di utilizzare un terrario di tipo naturalistico o un box che privilegia la praticità, alcune caratteristiche ambientali e di allestimento non cambiano.
In primo luogo è necessario stabilire delle zone con temperature diverse, un terzo del terrario deve essere mantenuto intorno ai 30° (zona calda) mentre i due terzi devono essere mantenuti normalmente dai 24°C ai 26°C (zona fredda)
La temperatura è facilmente ottenibili utilizzando un tappetino riscaldante della giusta misura collegato ad un termostato. Durante la stagione invernale, con la diminuzione delle ore di luce, riducendo anche la temperatura si abbassa il metabolismo del geco, processo che avviene anche in natura. Portando lentamente la temperatura a 18°C il leopardino cade in una sorta di letargia che prende il nome di bruma, in questo periodo l'animale è molto meno attivo e non si alimenta (per approfondire vedi la scheda dedicata).
Per il livello ottimale di umidità, non sono richiesti particolari accorgimenti, infatti è sufficiente l'umidità presente in casa.
Non sono necessarie fonti di luce supplementari oltre alla luce naturale e i risultati legati alla sintetizzazione del calcio con l'utilizzo di UVB non sono ancora stati testati in modo scientifico.
Le dimensioni della teca per un esemplare singolo sono di circa 50x40x50 cm e per ottimizzare il ricircolo dell'aria devono essere presenti delle griglie in rete poste su pareti contrapposte e con altezze diverse ad esempio in basso sul frontale e in alto sulla parete di fondo.
L'arredamento indispensabile è composto da una tana posta nella zona calda del terrario ed una tana "umida" posta nella zona fredda riempita con terriccio o fibra di cocco mantenuta umida con nebulizzazioni giornaliere, questa tana servirà ad aiutare il nostro geco in fase di muta, considerate che un geco ben alimentato e in salute cambia la sua pelle mediamente ogni 3/4 settimane. E' molto importante verificare che non restino residui di muta sul geco, in particolare sulle dita o sul muso, se succedesse non si deve mai cercare di strappare i lembi di pelle ma inumidire con dell'acqua, ottimi i bagni tiepidi, i residui si staccheranno da soli.
Oltre alle tane sono indispensabili una ciotola di piccole dimensioni per l'acqua che deve essere tenuta pulita e con acqua fresca e una ciotola per il calcio, il geco penserà da solo ad assumerne la quantità che gli serve.
Per la costruzione dei terrari e box e il loro allestimento guarda la scheda dedicata.
ALIMENTAZIONE:

Il Leopardino è un geco insettivoro, si nutre di insetti vivi quali, grilli, cavallette, locuste, blatte e tarme della farina, camole del miele e bachi da seta.
Un geco adulto deve mangiare ogni 2 o tre giorni alternando il tipo di alimento tenendo conto che un pasto può essere composto da 2 grilli/cavallette /locuste o 4/5 tarme della farina/bachi da seta, le tarme della farina essendo più grasse devono essere proposte con minor frequenza.
Utilizzare le camole del miele solo una volta al mese e non più di due camole per un pasto, essendo molto grasse possono sovraccaricare il fegato .Una volta alla settimana si consiglia di integrare l'alimentazione spolverando con Calcio + Vitamina D3 gli insetti utilizzati per il pasto.
Utilizzate insetti di dimensione adatta al soggetto da alimentare per facilitarne l'assunzione e l'assimilazione.
I baby Leopardini devono essere alimentati tutti i giorni.
Per la salute e la forma dei vostri animali l'alimentazione dovrebbe essere il più varia possibile.
Un geco adulto deve mangiare ogni 2 o tre giorni alternando il tipo di alimento tenendo conto che un pasto può essere composto da 2 grilli/cavallette /locuste o 4/5 tarme della farina/bachi da seta, le tarme della farina essendo più grasse devono essere proposte con minor frequenza.
Utilizzare le camole del miele solo una volta al mese e non più di due camole per un pasto, essendo molto grasse possono sovraccaricare il fegato .Una volta alla settimana si consiglia di integrare l'alimentazione spolverando con Calcio + Vitamina D3 gli insetti utilizzati per il pasto.
Utilizzate insetti di dimensione adatta al soggetto da alimentare per facilitarne l'assunzione e l'assimilazione.
I baby Leopardini devono essere alimentati tutti i giorni.
Per la salute e la forma dei vostri animali l'alimentazione dovrebbe essere il più varia possibile.
RIPRODUZIONE:

Con esemplari che hanno raggiunto almeno l' anno di vita e un peso di almeno 50gr, concluso il periodo di bruma, riportate le temperature ai normali 30°C e rimessi in forma i nostri gechi sarà possibile iniziare con le riproduzioni.
Unite le coppie, dopo poco tempo il maschio inizierà il corteggiamento, effettuato dando piccoli morsi sulla coda e poi sul collo della femmina, verificatane la disponibilità, salirà sul dorso della femmina andando a concludere l'accoppiamento.
Dopo circa 4 settimane, la femmina deporrà le sue prime uova, normalmente due, è importante quindi creare una zona di deposizione utilizzando una vaschetta con all'interno della torba o della fibra di cocco umida.
Le deposizioni continueranno ogni 3/4 settimane per diverse volte (possibili fino a 8 deposizioni) anche se la coppia verrà separata in quanto la femmina è in grado di adottare la ritenzione spermatica.
E' importante, durante il periodo di riproduzione, integrare bene con Calcio e Calcio + Vitamina D3 il cibo da presentare ai gechi, le femmine utilizzeranno il calcio assunto per calcificare le uova.
Avvenuta la deposizione, le uova andranno prelevate e senza mai capovolgerle dovranno essere posizionate nei contenitori per prepararli ad essere incubati.
Sul fondo dei contenitori di incubazione dovrà essere posta della vermiculite inumidita con acqua, in rapporto 1:1 calcolato sul peso. Ai contenitori di incubazione possono essere praticati dei fori per una minima circolazione dell'aria.
Nel caso in cui dopo alcune settimane sia necessario un rabbocco di acqua per il ripristino del rapporto con la vermiculite, si dovrà porre la massima attenzione a non ruotare le uova ne bagnarle.
I contenitori di incubazione dovranno essere sistemati in una incubatrice che mantenga la temperatura voluta, normalmente 27/28°C nel caso si voglia una percentuale maggiore di possibilità di schiudere femmine e 31/32°C per i maschi.
Le uova se feconde aumenteranno gradualmente di volume e dopo circa 48/60 giorni si schiuderanno, ricordate che con temperatura più bassa il tempo di schiusa aumenta.
I baby di leopardino non si alimenteranno per circa quattro giorni (prima muta). E' consigliabile stabulare singolarmente i Baby e per almeno il primo mese di vita è necessario un ambiente con temperatura costante a 30/32°C e di dimensione ridotta per facilitare la cattura delle prede.
Unite le coppie, dopo poco tempo il maschio inizierà il corteggiamento, effettuato dando piccoli morsi sulla coda e poi sul collo della femmina, verificatane la disponibilità, salirà sul dorso della femmina andando a concludere l'accoppiamento.
Dopo circa 4 settimane, la femmina deporrà le sue prime uova, normalmente due, è importante quindi creare una zona di deposizione utilizzando una vaschetta con all'interno della torba o della fibra di cocco umida.
Le deposizioni continueranno ogni 3/4 settimane per diverse volte (possibili fino a 8 deposizioni) anche se la coppia verrà separata in quanto la femmina è in grado di adottare la ritenzione spermatica.
E' importante, durante il periodo di riproduzione, integrare bene con Calcio e Calcio + Vitamina D3 il cibo da presentare ai gechi, le femmine utilizzeranno il calcio assunto per calcificare le uova.
Avvenuta la deposizione, le uova andranno prelevate e senza mai capovolgerle dovranno essere posizionate nei contenitori per prepararli ad essere incubati.
Sul fondo dei contenitori di incubazione dovrà essere posta della vermiculite inumidita con acqua, in rapporto 1:1 calcolato sul peso. Ai contenitori di incubazione possono essere praticati dei fori per una minima circolazione dell'aria.
Nel caso in cui dopo alcune settimane sia necessario un rabbocco di acqua per il ripristino del rapporto con la vermiculite, si dovrà porre la massima attenzione a non ruotare le uova ne bagnarle.
I contenitori di incubazione dovranno essere sistemati in una incubatrice che mantenga la temperatura voluta, normalmente 27/28°C nel caso si voglia una percentuale maggiore di possibilità di schiudere femmine e 31/32°C per i maschi.
Le uova se feconde aumenteranno gradualmente di volume e dopo circa 48/60 giorni si schiuderanno, ricordate che con temperatura più bassa il tempo di schiusa aumenta.
I baby di leopardino non si alimenteranno per circa quattro giorni (prima muta). E' consigliabile stabulare singolarmente i Baby e per almeno il primo mese di vita è necessario un ambiente con temperatura costante a 30/32°C e di dimensione ridotta per facilitare la cattura delle prede.